Consigli e Curiosità
Conosciamo meglio questo straordinario gatto
Gatto anallergico
Circola il mito che il gatto del bengala sia anallergico, ma è davvero così? Più o meno. Ciò che provoca l’allergia è una proteina presente nella saliva del gatto, nelle cellule della pelle e nelle urine che si chiama Fel D1. Il gatto del bengala produce questa proteina in quantità minori rispetto alle altre razze. Inoltre ha un pelo molto corto, così la Fel D1 ha poco spazio dove accumularsi (e il gatto meno motivi per leccarsi). Queste caratteristiche non bastano a garantire che il bengala sia anallergico, ma sicuramente possiamo considerarlo ipoallergenico: un gatto per molti ma non per tutti. Prima di prenderne uno in casa è sempre bene fare qualche prova, se si è allergici: al Piccolo Leopardo potete trattenervi con i nostri mici per qualche ora così da accertare se state comprando un cucciolo compatibile con la vostra salute.
Il gatto del Bengala è anallergico?
I primi mesi di vita
Come crescere i cuccioli
Dove tenere i gatti del bengala
Il gatto del Bengala si trova benissimo in casa ma è a suo agio anche in giardino: in questo caso è importante che lo spazio esterno sia completamente recintato e a prova di fuga. Sarà necessario, inoltre, aprire una gattaiola nella porta di accesso così che i bengal possano entrare e uscire a loro piacimento. Stessa premura è necessaria se si vogliono sfruttare spazi esterni come balconi e terrazzi: vanno prima resi invalicabili, per evitare fughe o cadute.
Dove allevare i gatti del Bengala
L’alimentazione
Non c’è una regola universale: al Piccolo Leopardo li alimentiamo con crocchette di alta qualità che garantiscono una dieta equilibrata. Il consiglio, però, è quello di decidere insieme a un veterinario nutrizionista.